Recensione #118 – Cavi serie Dedalus e Invictus Speaker Reference MKII – Ricable Review

Da tempo volevo provare alternative ai miei cavi di potenza Van den Hul D-352 e sono stato attirato dalle molte recensioni positive e da qualche test comparativo che ho trovato in rete. Fondamentale è stata la possibilità che mi ha concesso il mio rivenditore di fiducia di effettuare un test nel mio impianto.
e dell’estetica del prodotto?
La confezione è elegante senza essere troppo sfarzosa. Già dalla prima occhiata si nota l’eccellente qualità costruttiva del prodotto, che non è cosa scontata, come si sa se si ha avuto a che fare con certi prodotti anche di costruttori blasonati (e costosi). Esteticamente i cavi sono molto belli, personalmente li trovo molto più gradevoli della serie precedente di colore azzurrino.
Ho avuto la possibilità di effettuare il test di due prodotti Ricable, gli Invictus Reference e i Dedalus.
Ho inizialmente ascoltato con i miei cavi abituali la lista di brani che uso abitualmente per qualunque tipo di test, brani che ovviamente conosco molto bene ma soprattutto so perfettamente come suonano nel mio set-up, per poi passare a una giornata di ascolto dei Ricable Dedalus e poi ancora un’altra giornata di ascolto degli Invictus Reference. Ho terminato con una sessione di ascolti brevi alternando i tre cavi.
impressioni di ascolto?
Ho iniziato con i Ricable Dedalus. Fin da subito ho notato la maggiore correttezza del timbro degli strumenti, in particolare il pianoforte era decisamente più realistico rispetto ai miei cavi precedenti. Le voci, in particolare quelle femminili, sono apparse più naturali, perdendo quella leggera componente metallica che le caratterizzava con i Van Den Hul.
Passando agli Invictus queste caratteristiche erano ancora accentuate, unite a una più netta separazione degli strumenti e a una migliore ricostruzione della scena sonora e una migliore resa sugli alti, molto evidente rispetto ai VDH che ho sempre trovato un po’ scuri. Non ho quindi avuti nessun dubbio e ho deciso di procedere con l’acquisto degli Invictus.
Importante dire, anche se molti sono scettici sul punto, che dopo un centinaio di ore di utilizzo la performance del cavo migliora ulteriormente, soprattutto in termini di equilibrio tra le gamme di frequenza.
Le tue conclusioni.
Sono un amante della musica e non un audiofilo e quando testo un nuovo componente (cosa che succede piuttosto raramente) cerco di essere il più severo possibile: non mi accontento di un miglioramento a malapena percepibile, magari frutto della suggestione. Devo riscontrare un più che udibile passo in avanti in termini di esperienza di ascolto per convincermi che valga la pena fare l’investimento. Cosa che ho trovato con gli Invictus Reference.