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La musica al tempo del Covid-19

venezia piazza san marco

La musica al tempo del Covid-19. È passato poco più di un anno da quando il tampone di Mattia Maestri, 38 anni, residente a Codogno, Lodi, è risultato positivo. Da quel momento in poi, nulla è stato più come prima e tutto il mondo è alle prese con una pandemia globale. Ancora da debellare. Da un lato il vaccino, dall’altro il diffondersi di varianti che non sembrano più letali ma certamente risultano più contagiose. Tutto questo mentre anche il nostro Paese è stato messo a durissima prova e si prepara a superare la soglia psicologica dei centomila decessi. Come se la passano la musica, ma anche gli audiofili, in questo momento storico così complicato? Dal punto di vista della passione che nutriamo per quest’arte, questa pare la cosa destinata a soffrire meno. Anzi. Chi già prima spendeva parte del suo tempo libero ad ascoltare musica, ora lo fa anche di più visto che è obbligato dalle circostanze a rimanere a casa. Più di un cliente, inoltre, ci ha raccontato di essersi riavvicinato a questa passione sopita da tempo, considerata sempre la necessità di rimanere a casa.

A uscirne con le ossa rotte sono le esibizioni dal vivo e i concerti, in pratica bloccati da un anno a questa parte. Per tutti i cantanti (la maggior parte) che non riescono ad arrotondare con migliaia, se non milioni, di riproduzioni su Spotify, YouTube o chi per essi, il danno (serio) è economico, oltre che ludico. I concerti sono stati sostituiti da esibizioni improvvisate e domestiche in streaming di star internazionali, alternate alle prestazioni canore, ben più amatoriali, dai balconi di casa propria. In questo articolo, un po’ diverso dal solito, del blog Ricable, vogliamo puntualizzare alcuni aspetti della musica al tempo del Covid-19 che ci ricorderemo a lungo, insieme ad alcune parole che, ahinoi, sono entrate nel lessico comune, come lockdown.

Musica dai balconi, dai terrazzi

Ennio Morricone
su piazza Navona

Jacopo Mastrangelo è uno dei tanti che si sono messi a suonare dal proprio balcone. Il fatto che abbia diciotto anni, abbia suonato Deborah’s Theme di Ennio Morricone (tratto da C’era una volta in America), lo abbia fatto al tramonto, a Roma, su una piazza Navona vuota… tutto questo ha creato un mix che ha portato il video a diventare virale, a essere visualizzato in tutta Italia e a diventare sinonimo di speranza.

Musica per non perdere le tradizioni

Andrea Bocelli
dal Duomo per Pasqua

Nei momenti più bui è importante non perdere di vista il fatto che la luce in fondo al tunnel ci deve essere. Questo passa anche per le feste comandate, tra cui Pasqua, sinonimo di rinascita per definizione. Nella domenica di Pasqua del 2020, Andrea Bocelli si è esibito, solo, nel Duomo di Milano. Il concerto è stato trasmesso in diretta streaming mondiale sul canale YouTube unendo tutti i Paesi in un giorno solenne.

Musica in smart working

Star internazionali
da casa propria

Non si contano gli artisti che, per sopperire all’assenza di concerti dal vivo, hanno deciso di realizzarli in streaming. Lady Gaga ha promosso un’iniziativa simile (“One World Together at Home”) per beneficienza, in favore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, riunendo Andrea Bocelli, Céline Dion, Lang Lang e John Legend. Una cinquina di star da un cachet normalmente a sei zeri ha così cantato The Prayer.

Musica che altrimenti non avrebbe visto la luce

Living in a Ghost Town
dei Rolling Stones

Living in a Ghost Town è il singolo griffato The Rolling Stones pubblicato il 23 aprile 2020. Il singolo è il primo brano inedito del gruppo dal 2012 (anche Bob Dylan ha rotto un silenzio lungo otto anni con Murder Most Foul). Esso era stato scritto e composto nell’anno precedente, ma il gruppo ha scelto di pubblicarlo a seguito del lockdown scattato a causa dell’emergenza Covid-19.

Musica per ripartire

Marco Mengoni
da Piazza Vecchia

Qualche esibizione dal vivo, per la verità, si è tenuta, previa l’assenza di pubblico ad assistere. L’ultima in ordine di tempo che ha fatto particolarmente rumore è stata quella di Marco Mengoni, in collaborazione con la Rai, che ha cantato L’anno che verrà da Piazza Vecchia, Bergamo, a un anno esatto dal momento che ha cambiato tutto. Un brano che, riascoltandolo, si è dimostrato particolarmente in sintonia con il momento.

Se è vero che non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta, allo stesso tempo il percorso è spesso decisamente più importante della meta. Dunque siamo sicuri che anche un’esperienza come quella di una pandemia globale potrà portare, a chi ne saprà cogliere certi aspetti, crescita e maturazione. In quanto produttori di cavi audio per l’alta fedeltà, l’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di fornirvi supporti che possano contribuire a restituirvi, nella maniera più autentica possibile, le emozioni che i vostri artisti preferiti avrebbero voluto trasmettervi con i loro brani. Cliccando sul bottone sottostante, potete dare un’occhiata al nostro intero catalogo, in continuo aggiornamento.

2 thoughts on “La musica al tempo del Covid-19

  1. jerrry.caffi ha detto:

    Complimenti , tutto vero, si riscopre in questo periodo ” difficile” il piacere di ascoltare la musica, di restare in silenzio, apprezzare i brani che forse da tanto tempo non ascoltavamo…con il pensiero però anche a quelle persone che in questo momento attraversano un forte disagio e con la speranza per tutti che possano risollevarsi più forti di prima .
    Buon lavoro e forza musica ,che alimenta sempre l’anima ,come diceva il grande Pino Daniele.
    Jerry Caffi

    1. Ricable ha detto:

      Buongiorno Jerry, sottoscriviamo completamente tutte le belle parole che ha scritto. Stia bene. Un caro saluto da tutto lo staff Ricable.

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