Quali sono gli errori da evitare in Hi-Fi a ogni costo? Il nostro blog diventa ogni giorno più ricco di articoli dedicati all’alta fedeltà, tuttavia questi sono perlopiù propositivi, nel senso che danno consigli su che cosa sia meglio fare per il proprio impianto. Ma se per una volta prendessimo il toro per le corna dicendovi che cosa sarebbe assolutamente da evitare? Ecco cinque orrori a cui dovreste prestare molta attenzione.
Primo: trascurare l'importanza dell'ambiente d'ascolto
Questo errore (e orrore) che si può commettere quando si parla di alta fedeltà era già stato oggetto di un nostro articolo, anche se in maniera inversa. In quel caso, infatti, elogiammo l’importanza di avere una sala d’ascolto curata e ottimizzata per i propri scopi: l’ascolto musicale, nella maggior parte dei casi. Un giusto equilibrio tramite la corretta disposizione nella stanza di pannelli acustici, tappeti e libri può stravolgere, in positivo, il suono di un impianto Hi-Fi. Allo stesso tempo l’eccessiva presenza di vetri e superfici dure che riflettono le onde sonore potrebbe creare echi e interferenze che comprometterebbero la performance anche dell’impianto più prestante. Attenzione, però, a non esagerare con gli elementi che abbiamo detto portano benefici. Una stanza troppo ammobiliata può infatti assorbire troppo suono, smorzandolo.
Secondo: posizionare male gli altoparlanti
Anche questo orrore è stato trattato in precedenza in un articolo. Già lì, vi avevamo consigliato di prestare la debita attenzione al posizionamento dei diffusori del vostro impianto Hi-Fi. In molti trascurano questo aspetto, che può invece drasticamente influenzare la qualità del suono. Posizionare gli altoparlanti troppo in alto o troppo in basso rispetto all’orecchio dell’ascoltatore, non creare un triangolo equilatero con la giusta angolatura tra diffusori e audiofilo e inserire ostacoli, che possono compromettere il suono emesso, sono tutti errori da evitare in Hi-Fi. Gli altoparlanti sono il punto finale di quest’ultimo, il mezzo attraverso il quale il suono viene finalmente trasmesso nell’ambiente. La loro posizione dunque influisce direttamente su come le onde sonore viaggiano, con effetti significativi.
Terzo: esagerare con il volume e, dunque, distorcere il suono
Una delle prime cose che può capitare di fare quando si apportano miglioramenti al proprio impianto Hi-Fi è abbassare il volume. Perché? Perché, inconsapevolmente o meno, tendiamo ad aumentare il volume del nostro impianto quando la qualità del suono complessiva non ci soddisfa. Lo facciamo per provare a sentire meglio quel dettaglio che, per un motivo o per l’altro, risulta opaco e poco limpido. La soluzione però rischia di comportare più danni che il problema. Alzando oltre i limiti raccomandati il volume, infatti, non solo rischiamo di causare distorsioni, ma anche danni fisici ai componenti del nostro impianto Hi-Fi. Una debita attenzione alle impostazioni può fare una grande differenza.
Quarto: improvvisare
Improvvisare e lasciare tutto al caso è un modus operandi che ha sempre conseguenze, sempre più importanti mano a mano che si spacca il capello in quattro, a prescindere dall’ambito in cui si agisce. In un contesto come quello dell’alta fedeltà, che porta la ricerca della riproduzione sonora ai suoi massimi livelli, improvvisare non può che provocare grandi danni. In definitiva è importante testare, ma deve essere una sperimentazione paziente e metodica, non dettata dalla fretta. È importante prendersi il tempo per provare diverse impostazioni, posizionamenti e persino componenti per trovare ciò che funziona meglio per noi. Non abbiamo paura di raffinare la nostra configurazione nel tempo.
Quinto: ignorare la qualità dei cavi
Poteva mancare un errore dedicato a chi sottovaluta l’importanza dei cavi nel proprio impianto sul blog di Ricable? Certo che no! Quello che vogliamo invitarvi a fare, però, non è spendere il più possibile per il cablaggio, ma avere un equilibrio di fondo tra connessioni ed elettroniche. Avere cavi di bassa qualità, soprattutto i principali: segnale, potenza, alimentazione, e ottime elettroniche equivale a una degradazione del segnale e a possibili introduzioni di rumori nel suono. Il contrario (cavi di un livello esagerato e un impianto entry level) è comunque un problema, perché i cavi potrebbero portare alla luce tutti i limiti dell’impianto stesso, come se fossero una lente d’ingrandimento. Va tutto a nostro svantaggio dirvelo, ma quando acquistate un cavo, non esagerate. Né in un senso… né nell’altro. Ad avere importanza capitale è anche la “semplicità”, che in Hi-Fi, come in tanti altri contesti, non è sinonimo di “banalità”. La semplicità nell’alta fedeltà non ha valore negativo… anzi! A meno di non avere impianti esoterici, più il percorso del suono sarà lineare, meglio sarà. L’abbondanza di filtri, adattatori e accrocchi di qualsiasi tipo non potrà che ostacolare il segnale sonoro prima che venga emesso dai diffusori. A proposito di accrocchi, ne potete vedere uno nella foto a fianco, di cui un nostro cliente – che ringraziamo – ci ha gentilmente concesso la pubblicazione. Ultimo tip: non arrotolate mai su sé stessi i cavi, o avrete a che fare con il famigerato “effetto antenna”!
Il buon senso vince sempre
Probabilmente non stravolgeremo la vita di nessun audiofilo con questo articolo dedicati agli errori da evitare in Hi-Fi, ma allo stesso tempo telefonate, chat e scambi di e-mail con alcuni nostri clienti ci hanno fatto pensare che la stesura non sia stata fatica sprecata. Si è trattato di un ripasso delle cose da non fare in Hi-Fi, che sicuramente servirà a chi si sta cimentando con questa passione da poco, e altrettanto sicuramente potrebbe servire a chi è un veterano ma è nel bel mezzo di un reset per via di grandi cambiamenti per il proprio impianto, ad esempio. Dato che di cavi si è parlato, cogliamo l’occasione per invitarvi a dare un’occhiata al nostro catalogo!
Mi sento di aggiungere che nel caso di abitazioni in grandi Città, c’è anche il problema di disturbi condotti ed indotti.
Io avevo il mio impianto che aveva il segnale del canale dx. Molto attenuato. Nel tempo ho risolto con filtro di modo differenziale e racchiudendo tutte le apparecchiature in un mobile foderato di stagnola.
Non sono un fanatico né una psicoacusticopato.