La costruzione e la realizzazione del cavo sono di ottimo livello. I materiali di buona qualità. La scelta cromatica accattivante. I connettori sono solidi e facilmente utilizzabili per connettere i diffusori all’amplificatore. La confezione robusta e adeguata. Nulla da segnalare in questo ambito.
I test sono stati effettuati in parecchie sedute di ascolto. Alcune con cambi frequenti ascoltando gli stessi brani, altre invece sono durate più a lungo, anche alcuni giorni prima di sostituire il cavo con il riferimento. Ho voluto utilizzare tutto il tempo a mia disposizione per essere sicuro di aver afferrato il carattere del Dedalus.
Per i test di ascolto ho utilizzato solo registrazioni di ottimo livello, sia in formato analogico che in quello digitale. Principalmente voci femminili jazz e quartetti jazz oltre a registrazioni storiche di classica. Questa è la musica che normalmente ascolto. Diana Krall, Patricia Barber, Sara K, ma anche Sade e Jacintha per le voci. Gerry Mulligan, Bill Evans, Miles Davis e Art Pepper per il jazz. Registrazioni storiche RCA Living Stereo e Mercury per la classica.
Ne hai riscontrate?
L’inserimento dei Dedalus è immediato fin dal primo momento. E questo non è sempre un buon inizio… La scena, il palcoscenico sono molto ampi sia in senso laterale che in profondità. La gamma alta è molto presente, ma chiara e tersa, freddina, insomma. Le voci sono ricche di armoniche e a fuoco ma perdono in corpo e spessore rispetto al riferimento. Vengono rese più piccole del riferimento. La gamma bassa è molto controllata e soprattutto veloce. Estesa e profonda, ma carente in energia e calore, troppo secca sul mediobasso e questa caratteristica è quella che toglie calore alla riproduzione. In sedute prolungate e a livelli importanti, la fatica d’ascolto si fa sentire.
In sintesi: gamma alta fredda, voci senza corpo ( ma stranamente ricche di armo niche ed a fuoco), gamma bassa senza forza. Una recensione che non invoglia all’acquisto. Recensire un cavo ascoltando le migliori registrazioni disponibili ed non la musica che si ascolta tutti i giorni è il modo migliore per non capire che cosa è un “buon cavo”. Ma questa è storia vecchia tra audiofili che ascoltano l’impianto e musicofili che invece ascoltano la musica.
Salve Vincenzo, per trasparenza noi pubblichiamo tutte le recensioni, anche quelle più critiche. Siamo assolutamente sicuri che non esiste al mondo un prodotto perfetto, che piace al 100% delle persone e si adatta bene in ogni impianto, per questo offriamo la Garanzia soddisfatti o rimborsati. Per quanto riguarda il metodo di recensione che prende in considerazione solo le migliori registrazioni, siamo d’accordo con lei, bisognerebbe fare un ascolto con più sorgenti e vari formati di musica (vinile, CD, musica liquida, streamer, ecc…), oltre che vari generi. Inoltre in questa recensione si usano diffusori isodinamici, che sono molto particolari e se interpellati, avremmo consigliato altro.
Grazie per la risposta, Domanda; per gli isodinamici cosa avreste consigliato?
Buongiorno Vincenzo, sicuramente gli Invictus.