L’esigenza di provare dei buoni cavi per il mio impianto entry level, per sostituire il filo spellato, mi ha portato a scegliere Ricable, azienda italiana conosciuta in rete. La serie Primus è stata la mia scelta iniziale. Poi, portando l’impianto a un livello qualitativo maggiore, ho pensato che la serie Magnus sarebbe stata più appropriata. Ma grazie alla fantastica iniziativa “Upgrade” di Ricable, sono riuscito ad acquistare la serie ancora superiore, Dedalus, che mi è praticamente costata come la Magnus, grazie al fatto che ho potuto restituire in permuta i miei vecchi cavi di potenza Primus, valutati allo stesso prezzo pagato al momento dell’acquisto. Ho acquistato i cavi di segnale sempre con lo stesso metodo, restituendo i vecchi e ottenendo un’ottima scontistica. I ponticelli, invece, li avevo acquistati tempo prima.
e dell’estetica del prodotto?
La costruzione e l’estetica del prodotto sono impeccabili. La confezione, molto accattivante, si presenta molto bene e fa ampiamente intendere di fronte a che tipo di prodotto ci si trovi. Un prodotto di altissimo livello. E non è soltanto una questione estetica, ovviamente, perché nel prendere e toccare i cavi Dedalus si ha subito l’impressione di maneggiare un prodotto solido e ben fatto. Materiali di altissima qualità, grande precisione nella costruzione, nell’assemblaggio dei connettori e delle guaine. Tutto di altissimo livello. Nell’inserire i connettori a banana si avverte una certa resistenza, all’inizio. Nulla di che, è solo la prova di una connessione stabile e precisa. Ho letto sul sito le specifiche di costruzione e le tecnologie applicate. Non posso fare altro che confermare quanto riportato da Ricable, basandomi sulle mie personalissime impressioni di ascolto.
Ho testato i cavi di potenza e di segnale Dedalus ascoltando brani che conosco alla perfezione. Ascolto prevalentemente rock, blues, ma sono aperto anche ad altri generi. Ho ascoltato Brothers in Arms dei Dire Straits; diversi album degli AC/DC; Toby Arrives di Koch Marshall Trio; svariati album di ZZ Top, Metallica, Iron Maiden, Def Leppard, Scorpions, Guns N’ Roses, Gov’t Mule, Blackberry Smoke. Ho avvertito la scena sonora più ampia e chiara, anzi cristallina. Ricca di dettagli e particolari che, in alcuni casi, non avevo mai percepito prima. Voci presenti e cristalline; chitarre chiare e ben definite; basso veloce e preciso. La vera sorpresa, per me, è stato l’ascolto dei piatti della batteria che, con i vecchi cavi di riferimento, sembravano stare in secondo piano. Con i cavi Dedalus, invece, anche la sezione percussioni ha raggiunto livelli strepitosi.
impressioni di ascolto?
Non sono un audiofilo, ma credo di avere le idee chiare su quello che cerco nell’ascolto di qualità. La differenza tra i cavi Primus e i Dedalus è stata subito facilmente percepibile. Non ho adoperato alcuno strumento di misurazione se non il mio orecchio. La trasparenza sonora e il dettaglio preciso sono ciò che mi ha colpito di più in questi cavi. L’unica prova “strumentale” in grado di confermarmi ciò che penso sono i VU Meter del finale Teac che, con i vecchi cavi, erano tendenzialmente asincroni, cioè uno rimaneva più in basso dell’altro. Forse dovuto al fatto che dal preamp alimento sia il finale che il sub attivo, attraverso uno sdoppiatore. Probabilmente, questo mi causava una perdita di corrente. Ma con Dedalus, anche la questione VU Meter si è risolta e, adesso, si muovono entrambi in sincrono. Anche i bassi emessi dal sub sono molto chiari e precisi. Non avverto più quel senso di “leggermente impastato” nelle frequenze basse.
Le tue conclusioni.
Per mia forma mentis, sono convinto che la tipologia di cavo incida enormemente sul prodotto finale di un segnale acustico, sia esso Hi-Fi o altro (ad esempio, strumento musicale/amplificatore). Perciò, dico con certezza che senza degli ottimi conduttori, come i Ricable Dedalus, anche i migliori componenti Hi-Fi non saranno mai in grado di esprimere tutto il loro potenziale. Dico una cosa scontata, ma tant’è.